L’ultima trovata degli americani consiste in un ‘metodo dimagrante’ basato sull’ascolto dei suoni che si fanno masticando cibo rumoroso. Lo chiamano ‘l’effetto crunch’, ossia ‘croccante’, ed aiuterebbe a mangiare meno in alcuni casi facendo scendere del 30% le calorie ingerite. Secondo uno studio della Brigham Young University e di quella del Colorado, i rumori della masticazione stessa – come ‘chomp’, ‘munch’, ‘slurp’, ‘crunch’ – sia pure poco educati se manifestati a tavola, avrebbero il potere di farci mangiare meno.
L’importante – spiega la ricerca – è essere in grado di udire la propria masticazione, perché il metodo abbia effetto bisogna dunque evitare sale da pranzo rumorose. Per analizzare l’ipotesi, gli studiosi hanno dato ad un gruppo di 75 volontari manciate di pretzels da mangiare. I partecipanti indossavano cuffie auricolari in cui venivano trasmessi suoni più o meno delicati: chi era esposto a suoni più forti e quindi non poteva sentire il proprio masticare, ha mangiato il 45% in più di pretzels.
“Ascoltare sé stessi mentre si mastica, serve come segnale di monitoraggio interno del proprio consumo di cibo, un po’ come vedere nel proprio piatto ad esempio i resti di quanto pollo si è appena mangiato”, sostiene l’autore dello studio, Ryan S. Elder, assistente professore alla Brigham Young University.